Nasce palleggiatrice ma è una di quelle atlete vecchio stampo, quelle che ai tempi del cambio palla e dei palloni bianchi chiamavamo “universale” perchè sa far tutto e lo sa far bene. Non si tira mai indietro di fronte alle necessità della squadra e vede in ogni richiesta un’opportunità, una sfida..che puntualmente vince. Questo ne fa una pedina fondamentale sul lato sportivo, mentre su quello umano, se possibile, è ancora di più. Grande disponibilità nell’ascoltare e dare una mano (anche due quando serve), grande attaccamento al gruppo e piena di quella grinta coinvolgente che fa di un gruppo di persone, una squadra. Di quelli così non ce ne sono mai abbastanza.
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