Esperienza interessante quella che ci ha portato nel bresciano, ancorchè ridotti all'osso e costretti ai salti mortali per coprire al meglio i vari ruoli.
Nella prima delle due partite, contro la vecchia conoscenza Fenix, anch'essa azzoppata da qualche infortunio importante ed acciacco di giornata, partiamo tutto sommato bene e, nonostante la partita si assesti su ritmi lenti e gioco abbastanza impreciso da ambo le parti (situazione che in genere soffriamo) portiamo a casa il parziale. Al cambio di campo però il torpore generale ha la meglio sulla volontà di ben figurare e la nostra aggressività sportiva scende di conseguenza a quella di Winnie the pooh e gli amici del bosco, e in pratica il nostro torneo finisce li.
Consegniamo infatti i restanti set al Fenix senza quasi lottare, in una partita che è sicuramente stata giocata ben al di sotto delle possibilità che entrambe le formazioni hanno in passato dimostrato di avere, e anche nella partita successiva contro i padroni di casa del Palazzolo (ma quanti sono!?!?!) disturbiamo pochino. In questo frangente però notiamo come alcune delle diverse regole UISP cambino significativamente le dinamiche di gioco: i tre maschi in prima linea (sorpresa di giornata) diventano difficili da tenere per il nostro unico esemplare di sessoforte di turno, in certe rotazioni, mentre la rete fermata sui 230 cm consente anche alle gentilsesse di attaccare con maggiore efficacia, anche se, nonostante questo, vengono chiamate in causa con il contagocce, pur dimostrando di sapere il fatto loro.
In conclusione, giornata sicuramente positiva, viste le premesse, arricchente e che sarebbe bello ripetere con le forze al completo, anche se è doveroso un encomio ai presenti per aver onorato l'impegno nonostante la situazione di totale emergenza.
Della giornata ci restano il solito bel tempo speso assieme e, dal punto di vista sportivo, una davvero buona impressione della regia di Palazzolo, ad opera di un'atleta degna di nota sia tatticamente che tecnicamente che ottimizza la grande prestanza fisica della sua squadra.
Ci prendiamo, infine, anche quella sferzata di energia che inevitabilmente la sconfitta porta in dote, e che forse ci servirà pure per il rush finale in campionato, viste le ultime prestazioni un po' "stanche" mentalmente.
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